1 Ultima modifica di spillo69 (14-04-2018 15:20:09)

Discussione: Food chain magnate non è un gioco salutare

Questa volta è proprio accaduto.

Avevo avvertito Alessandro che Pierpaolo 2 stava assumendo gente pericolosa: il discount manager.

Gli avevo detto: stai attento Ale Pierpaolo è canaglia sui prezzi di vendita.

E dicevo a me stesso la stessa cosa.

Ma niente da fare.

E la frittata è stata fatta.

Nel mio ristorante e in quello di Alessandro ovviamente.

Dove nel turno decisivo finale erano assunti solo pochi pricing manager...  non pagati tra l'altro ... e forse proprio per quello cacchio.

E cosi da noi due non è entrato nessuno.

Perché tutte le famiglie grasse e affamate del quartiere (comprese le benestanti e spendaccione con giardino)  sono andate a mangiare da Pierpaolo 2, che aveva pizza e panini a volontà.

Neppure tanto freschi per vero, avendoli in magazzino da parecchi turni.

Ma tant'è.

Cappotto per lui e Caporetto per noialtri due.

E le cameriere hanno raccolto solo spiccioli... sigh...

Ma che fa Pierpaolo nella vita??? Il direttore generale da qualche parte?

E ha pure concluso la partita dicendo solamente "carino il gioco".

Carino???

Ma se dopo due ore di calcoli strategici ti sei portato via tutto il quartiere!!!

Vabbè pazienza.

La partita è stata scorrevole. Nessun tempo morto.

Il gioco prende ed è ben costrutto. 

A parte qualche svarione sull'ambientazione tipo gli zeppelin (dirigibili) che girano per il quartiere a raccogliere bevande.

Te pol immaginarte!

La prossima volta però proveremo il gioco completo con secondo rifornimento della banca.

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2 Ultima modifica di ppaolo (21-04-2018 13:48:45)

Re: Food chain magnate non è un gioco salutare

Non so se l'avvocato ci deliziera' con i suoi report.
Comunque volevo approfittarne per sfogarmi anche qui sulla chat.
Ho passato una pessima settimana, condita da neanche tanto velate accuse di concorrenza sleale provenienti dai mie colleghi ristoratori.
Sono stato additato di usare prodotti "neanche tanto freschi" e grazie a questo di riuscire a praticare prezzi bassi per  accaparrarmi le famiglie affamate del quartiere.
Questo mi a colpito nel profondo e' ho quindi deciso di dare una forte segnale della mia serieta'........licenziato tutti i vecchi manager ed assunto una nuova struttura manageriale.
Un guru, una luxury manager e soprattutto rinnomati burger e pizza chef.
Non piu' prodotti a lunga conservazione ma bio ed a km zero. Niente frigo e la sera.........l'invenduto...via...alla caritas....per chi ne ha bisogno.
La clientela ha gradito, pienone tutte le sere nonostante i prezzi superiori anche del 150% rispetto ai colleghi.
La nota positiva e' che, anche se alcuni ristoratori ormai si rendono conto del loro essere fuori mercato costretti ai margini del business........nuove giovani e intraprendenti imprenditrici si affacciano sulla scena (vero Elena?).
Grande gioco.....provato nuove strade.....ma ne rimangono molte altre da esplorare.
Grazie Ale, Pierpaolo 1 ed Elena.
Alla prossima

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3 Ultima modifica di spillo69 (21-04-2018 14:32:54)

Re: Food chain magnate non è un gioco salutare

Ahr ahr ahr!

Vedo che l'omonimo ha colto la sfida.

Grazie per averci deliziati e ringraziati. smile

Certo però che potevi risparmiarti e arci la luxury manager eh??

Che poi...era una manager lussuriosa o solo del lusso?

Del lusso?

In un fast food!!??

Uhmmm... mah!

Io invece ho preferito spiegare a Elena il gioco e la ragazzuola è entrata subito in partita.

E poi mi sono limitato a guardare gli altri giocare...

Caspita che spettacolo!

Eran tutti presi tra organigrammi aziendali, fornelli, bibite alcoliche e analcoliche.

E io mi chiedevo perché. big_smile

Alessandro è stato l'indiscusso re della limonata.

Devo chiedergli se ha particolari proprietà digestive.

O se gli avventori avevano tutti lo stomaco ben protetto contro l'acidità.

Elena ha venduto a bimbi, genitori e coppie  di tutte le età ettolitri di coca cola... glù glù glù.

Burp! Ops! Pardon...

L'omonimo invece meglio lasciar perdere va...

Ha venduto di tutto dopo uno studio settimanale del regolamento, delle combinazioni di organigramma, delle strategie di marketing e di produzione.

Morale: la prossima volta devo essere più lucido e meno stanco per affrontare avversari così motivati.

Grazie a tutti per impegno e serietà profusi. smile

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4 Ultima modifica di spillo69 (14-05-2018 16:11:57)

Re: Food chain magnate non è un gioco salutare

"Ditemi che la famiglia con giardino in bellavista, che vuole tre pizze fumanti, verrà nel mio ristorante a chilometro zero!" ho esclamato con un lieve senso di agitazione.

"Ma certo tranquillo" - mi rassicura Andrea Candossin - "nessuno ha in organico personale autorizzato a fare sconti che potrebbero creare competizione".

Meno male va.

Sono l'unico che può attrarre la famigliola essendo il più vicino...

Ho fatto il conto che ragranellerei 75 dollari grazie anche alla Mile Stone per le pizze.

E invece...  orrore!

Pierpaolo due aveva pronto ed operativo il regional manager.

E cosi ha costruito un secondo ristorante a chilometro zero.

Voleva provare una strategia diversa confessa.

Poi,  all'ora di cena, grazie ad una cameriera neanche tanto carina, ha aperto il ristorante e ha vinto la concorrenza con me, servendo tre pizze alla famigliola affamata e danarosa.

Con tanti saluti a tutti quanti.

Andrea è rimasto basito e poi anche lui si è visto sfilare di mano da Pierpaolo (2) altre famigliole gentili.

Io e Andrea ci guardiamo: cazzo sta facendo concorrenza spietata!

E infatti zac! 

Piazza un terzo ristorante a chilometri zero che frega ad Andrea altre famiglie meno benestanti (senza giardino).

"Quanto hai guadagnato Pierpaolo?" chiedo all'inizio del turno successivo.

Conta tranquillo e poi, come se nulla fosse, "oltre trecento dollari" dice.

Mi cadono le braccia.

"Hai sentito Alessandro?".

Ma Alessandro è assorto nella selezione delle carte personale da impiegare.

Poi alza gli occhi, guarda la mappa e dice "Ehhh? Cosa? Ah si! Bravo... scusate ma io sono in banca rotta....".

Ha perso tutto poveraccio nella corsa all'organigramma perfetto che costava parecchi stipendi, non compensati da vendite decenti.

Facciamo un altro turno e poi Alessandro chiede mestamente di chiudere li.... ormai è decotto... da fallimento insomma.

Io chiudo con 20 dollari.

Andrea con 90 circa, ma era alla prima partita.

Non c'è niente da fare: il gioco è fatto per duri.

Se si è stanchi o con le sinapsi arrugginite come mi capita da qualche tempo a questa parte si va in palla.

E il gioco non perdona.

Vi stupirete ma il titolo mi prende ugualmente.

Anche se per il momento l'unico che brilla di luce propria resta il mio omonimo.

Sembra non abbia fatto altro nella vita big_smile

Ma resta il desiderio di fregarlo la prossima volta dai.

La speranza come si dice non muore mai. smile

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