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Discussione: Divulgazione+informazione

Riporto qualche passo dell'ultimo editoriale in homepage della tana.
https://www.goblins.net/articoli/muro-d … vulmazione

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Il divulgatore è chi organizza fiere, manifestazioni, eventi e spiega giochi ai curiosi, alle famiglie, alla folla che passa, diffondendo l'hobby in senso orizzontale.
L' informatore è chi scrive articoli, recensioni, confronti, coltivando i game studies e tutta la parte analitica del gioco da tavolo, approfondendo - e facendo approfondire a chi legge -  l'hobby in senso verticale.

Divulgazione e informazione ludica sono spesso viste come entità contrapposte o, in qualche modo, rivali. La realtà è che sono due facce complementari ed altrettanto importanti della stessa medaglia. Due aspetti che dovrebbero procedere in sinergico parallelismo e non remare in direzioni opposte.
Il divulgatore crea nuovi giocatori, l'informatore crea giocatori consapevoli.
Coloro che divulgano il gioco lo fanno spiegando agli ignari cosa sia il gioco da tavolo moderno, mostrandone nelle piazze e nelle fiere la bellezza, la versatilità, la socialità. Allargano la base, creano un nuovo substrato, le condizioni per un mercato sempre più fiorente, per una cultura del gioco sempre più diffusa. Senza divulgazione, i giocatori sarebbero solo una setta, una lobby, una nicchia nella nicchia, autoreferenziali e utili solo a se stessi.
L'informazione è quella che eleva lo spirito critico del nuovo giocatore, che gli fa maturare gusti, capacità di analisi e confronto. Che lo eleva dal “è un gioco divertente” al “è un gioco fatto bene/male perché...”, dai gusti personali alla capacità di analisi critica. Occorre studio e impegno, occorre leggere per informarsi, confrontarsi e approfondire. Ma senza informazione si generano mostri: consumatori acritici dell'ultima novità, per cui tutto è bellissimo, tutto è nuovo e, più è nuovo, più è bellissimo.
Solo rompendo il muro di vetro tra loro si creano giocatori e non esclusi nerd o bulimici consumatori. [...]

Riassumendo: Siate contenti di essere un nuovo giocatore o quando riuscite a creare nuovi giocatori. Ma non fermatevi alla quantità: spingete per la qualità. Cercate di sviluppare e far sviluppare una coscienza critica dei giochi: leggendo articoli tecnici, recensioni, partecipando a forum in cui si discutono strategie ed altri aspetti profondi dei giochi, giocando e facendo giocare i classici di questi anni, i giochi che hanno lasciato il segno nella storia per innovazione, perfezione, meccaniche.

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Spunti di riflessione per quando partecipiamo/organizziamo eventi pubblici, per quando ci approcciamo a nuovi curiosi anche in sede, ma soprattutto in vista di Ludica 2017...

Personalmente sono molto d'accordo sul discorso della qualità. Sebbene il fine del divulgatore sia quantitativo e orizzontale, al motto di "va bene tutto purché il gioco da tavolo moderno si diffonda". Credo anche che, in veste di dimostratori e appassionati/esperti, si debba prestare attenzione ad aspetti qualitativi.
Banalmente, quando si spiega un gioco a un gruppo di curiosi, inserire qualche nota informativa che vada oltre la spiegazione da manuale del gioco. Un commento personale "da conoscitore/appassionato", una nota storica/editoriale sul gioco, un accenno tecnico alle meccaniche, un commento sull'autore, ecc...
Insomma qualche breve e puntuale annotazione che vada oltre il "questo gioco è bellissimo e vi divertirete da matti". Con l'obiettivo di "mettere la pulce nell'orecchio", così da instillare qualche spunto per andare più a fondo, e con la speranza di far nascere giocatori più consapevoli. Che non vuol dire diventare per forza appassionati e gamers, ma semplicemente persone fruiscono più consapevolmente di un prodotto.

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