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Discussione: Resoconti di Play 2018

Avevo promesso a Spillo69 un resoconto della Play 2018, e brevemente mi cimento qui di seguito!
Come ogni anno Play per me è un insieme di tre cose: spiegazione, esplorazione, acquisti. E' stato così dal primo anno, cinque anni fa, quando ancora titubante iniziai a dare una mano alla Ludoteca Ideale, il premio in qualche modo progenitore del Magnifico.
Quest'anno la fiera è iniziata il venerdì: 6 auto che, in orari più o meno sfalsati, partono da Vittorio, Conegliano e Sacile alla volta di Modena. Come associazione negli anni siamo cresciuti tanto, ed è bello vedere che tra le affiliate Goblin siamo ormai a tutti gli effetti una delle maggiori come numero di dimostratori!
Qualche numero a riguardo: all'area Magnifico abbiamo coperto 19 turni (più altri 7 dai ragazzi di Treviso), mentre all'area prestito ne abbiamo fatti 17. In totale fanno più di 100 ore di spiegazione da parte di una quindicina di associati Giocatori in Scatola! Tanta roba...

All'arrivo a Modena abbiamo approfittato del triste ma comodo parcheggio di via Orazio e alle 11 e qualcosa abbiamo varcato i cancelli, in tempo per finire di preparare sui tavoli del Magnifico i giochi rimasti e appendere un po' di infografiche. Qualche chiacchierata con gli altri goblins presenti, un paio di tigelle e l'immancabile giro per stand prima dell'apertura dei cancelli!
Subito localizziamo le offerte migliori: Asmodee... Russian Railroad, Black fleet e (forse) Tragedy looper a 10 euro ti fan quasi vergognare. Prendo anche Tzolk'in a 25 nell'altro gettonatissimo stand della fiera: Dal Tenda. Entrambi, più il solito corner Giochi Uniti (questa volta messo all'esterno in un container), saranno quelli con code chilometriche per buona parte della fiera!
Giungono voci di affaroni in altri luoghi, con Bruges e Delphi a 20, Collector packs di Summoners War, pacchi di miniature di Star wars e così via...
Cranio e Uplay, invece, abbottonatissimi con gli sconti, d'altronde in fiera non si viene solo per acquistare ma anche e soprattutto per giocare e provare titoli.

A tal proposito, nella tre giorni tra gli altri ho provato il prototipo Placentia games (a breve in kickstarter) dal provvisorio nome “Masamune”, il giochetto scientifico-spaziale S.P.A.C.E., i gettonati party games The mind e Chamaleon.
Due parole su Masamune: ce l'ha spiegato l'autore, ovviamente con passione. Il gioco è un german ambientato pochino, dove ciascun giocatore ha la sua fucina e nel suo turno deve comprare materiali al mercato (legno, acciaio, avorio e oro), scegliere un progetto di spada e posizionarlo nella scacchiera che compone la sua officina, sempre nell'angolo in alto a destra. Poi potrà muovere questo e altri progetti già presenti su una riga o colonna dell'officina, facendogli in tal modo percorrere le varie fasi della sua costruzione. Aggiungiamo un po' di bonus qua e là e il progetto della spada dello shogun da realizzare ed abbiamo, ad un primo sguardo, un peso medio da 1h - 1h e mezza piuttosto piacevole, con l'innovazione racchiusa nel funzionamento della plancia giocatore / fucina. Non mi ha fatto urlare di gioia ma è sempre difficile giudicare un prototipo, privo di quella veste grafica piacevole che ormai tutti i giochi hanno, ma anche di un minimo di ergonomia dei componenti, che indubbiamente facilita l'apprendimento del gioco.

In ogni caso, chapeaux a a Mario Sacchi e alla sua Placentia games (Kepler, Wendake, ...) che ha il coraggio di sfornare titoli nuovi imbarcandosi in mesi di fatiche quando altri invece puntano solo su localizzazioni.
A proposito di Mario Sacchi, ci ho parlato un bel po' e mi è sembrato uno in gamba (lo si capisce dal blog) ma anche alla mano. Nel suo stand ho anche conosciuto Alan D'Amico, ormai famoso illustratore di giochi. In realtà, ho scoperto, è qualcosa di più in quanto è anche un giocatore appassionato. Mi sarei fermato ore con lui che mi raccontava lo sviluppo di Wendake e come han deciso assieme molti piccoli dettagli... Ho comunque i suoi contatti. Mi ha detto che, con rimborso spese (è umbro), se servisse verrebbe in zona a parlare e raccontarci della sua professione e di come oggi si realizza la veste grafica di un gioco.

L'altra persona con cui ho parlato è Simone Luciani (autore di giochi come Tzolk'in, Marco Polo, Grand Austria Hotel...), già conosciuto a Zola Pedrosa alla GobCon. Lui e Cranio usciranno sul mercato (mi sembra a ottobre) con il kickstarter di Barrage, gioco che mi ispira molto di più di Masamune. Nei prossimi mesi usciranno anche Newton, le Mura di York (totalmente rivisto nelle meccaniche rispetto a quello da me provato alla GobCon) e anche un giochetto “tipo Yahtzee” molto economico e abbastanza simpatico di cui non ricordo il nome...
Ho chiesto a Luciani se per settembre potremmo ricevere un prototipo di Barrage o di un altro suo gioco. Risposta, la sua, diplomatica... ma mi ha lasciato il suo biglietto da visita e lo contatterò: la speranza è l'ultima a morire, e proporre a Ludica uno dei suoi giochi in uscita penso sia senz'altro qualcosa di interessante!

Nel complesso sono stati 3 giorni intensi, dove mi sono divertito a spiegare prima Gaia Project, poi con qualche titubanza Vast, quindi la domenica Scythe. Vast personalmente è il vincitore morale del Magnifico... richiestissimo da tutti, ha avuto il record di tavolo avviato in tempo record: la domenica entrambi partiti 20 minuti prima dell'inizio della fiera!
Personalmente spiegare giochi mi diverte, ed è un buon modo per rompere il ritmo ipnotizzante della fiera (cammina-parla-cammina-cerca-cammina-compra-cammina-parla-gioca-compra-cammina...). Sentire alcuni spiegare è una meraviglia... invece, soprattutto negli stand degli editori, spesso il livello è bassissimo.

Globalmente la fiera anche quest'anno è riuscita a fronteggiare l'aumento di afflusso: venerdì rilassante, sabato convulso, domenica meglio...
Non so però ancora quanto margine abbia la fiera di Modena per stare al passo con la crescita di Play: dal primo anno, dove solo il Padiglione A era sostanzialmente utilizzato per giocare a GdT, siamo arrivati al 2018 dove A, B e C sono stati attrezzati per giocare (nel C un po' di spazio ancora c'è... ma poco...) e fuori han messo una grande tensostruttura con l'area bimbi più quelle piccole per gli stand gastronomici (buoni risotto e stracotto con polenta, e onesti i 5 euro!) e i Cosplay.

Spendendo due parole per il fuori fiera, hotel Due Pini sempre efficiente ed adeguato, mentre la  serata alla Barchetta del venerdì ormai è imperdibile, e risotti e tortini soddisfano sempre tutti. All'Asta tosta della Tre emme siamo arrivati tardi. Organizzazione e sense of humor dei due conduttori al top; offerte modeste... forse le migliori se ne erano andate o noi, all'una di notte, eravamo poco lucidi.

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Re: Resoconti di Play 2018

Grazie! Una tre giorni intensa mi pare.

E ben organizzata.

Comunque non avevo dubbi sulla preparazione del gruppo di spiegatori. wink

P.s. Vedo che tra le offerte brillavano tra l'altro i giochi  Black fleet e Tragedy Looper.

Facile e divertente il primo che conosco grazie ad Ivan il terribile smile.

Intrigante il secondo. Che però non ho ancora provato.

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