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Re: Il "bugiardino" dei giochi da tavolo (e l'Ambientazione nei giochi)

spillo69 ha scritto:

Tra l'altro Iugal ho l'impressione che ci siamo conosciuti proprio giocando a Giants in quel di Silea qualche annetto fa, su proposta di Salvatore. wink

Eh già, ricordo anch'io la partita a Giants con te e Sal.
Tra l'altro una delle mie prime partite a un gioco moderno di un certo peso.

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Re: Il "bugiardino" dei giochi da tavolo (e l'Ambientazione nei giochi)

Copio pari pari l'intervento di un utente che risponde al thread in tana dal titolo "giochi german ambientati".
Interessante punto di vista che pone l'accento sulla percezione personale del singolo giocatore.

Se hai una passione per un determinato tema, sarà decisamente più semplice che un gioco con quell'ambientazione ti prenda maggiormente, perché il tuo cervello aprirà tante finestrelle e tanti ricordi legati a quel tema, rendendo l'esperienza più coinvolgente.

Personalmente reputo che il discorso della meccanica che si avvicina alla realtà abbia un suo senso, ma i giochi in sé sono e restano qualcosa di diverso dalla realtà.

Io sono più dell'avviso che il ruolo principale nel sentire l'ambientazione sia legato al personale coinvolgimento del tema trattato nel gioco.
Essendo questo aspetto soggettivo, lo sarà anche la sensazione di gioco ambientato.

Personalmente mi interessano maggiormente argomentazioni più oggettive (consapevole del fatto che sia impossibile arrivare alla prova scientifica dell'ambientazione perfetta).
Ma ritengo il punto di vista comunque valido e interessante.

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Re: Il "bugiardino" dei giochi da tavolo (e l'Ambientazione nei giochi)

Sì, interessante... però regge fin lì.
Ovvio che se a me piace la fantascienza mi sento coinvolto a giocare a Eclipse o Race FTG... e mani dalla voglia di provare Terraforming mars dopo aver visto il film The martian.

Però... però se le meccaniche non mi fanno "sentire" di essere nello spazio, se ad una azione non è collegato in effetto coerente con essa, la delusione sarà ancor più cocente!

Esempio: nel rispetto di coloro cui piace, giorni dopo la mia prima e unica partita a Odino, da fan di Rosenberg, mi sento deluso e un po' triste... posso anche essere un appassionato di vichinghi, ma non ho trovato alcuna seria connessione tra le meccaniche di gioco (di per sé anche buone, avendo pescato da titoli suoi di sicuro successo (Caverne, Agricola, Le Havre, Patchwork...) e il contesto. Non è tanto il fatto che sono 65 azioni... è che le ho percepite un po' "buttate là". E ho idea che tanto più complesso vuoi fare un gioco, tanto più è necessario che le 1000 possibilità siano facilmente assimilabili dal giocatore anche grazie ad un'ambientazione coerente!

Per portare un altro esempio, ieri abbiamo spiegato Village a Toni (giocatore sveglio ed esperto). 10 minuti scarsi di spiega, entrato subito nelle meccaniche, alla fine ha vinto e si è divertito... può piacere o no ma Village è un gioco in cui l'ambientazione si integra perfettamente col gioco...

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29 Ultima modifica di spillo69 (24-04-2017 19:13:49)

Re: Il "bugiardino" dei giochi da tavolo (e l'Ambientazione nei giochi)

Dire che un gioco CON quell'ambientazione consentirà al giocatore, che sia appassionato di quel tema, di essere più preso dal gioco è un'affermazione che si può anche condividere.

Ma descrive un semplice stato d'animo che è la conseguenza dell'approccio ad un gioco (ben) ambientato.

Che cosa sia un gioco ben ambientato (o ben tematizzato che dir si voglia) è problema totalmente bypassato dall'autore della citazione riportata da Iugal.

Il che - secondo me - la rende davvero poco utile e interessante....

Quali siano, poi, i giochi german ben tematizzati (cioè ambientati in modo efficace e convincente) è problema che richiederebbe una riflessione ampia.

Personalmente ritengo che siano davvero molto molto pochi ( a fronte delle migliaia editati negli ultimi anni), ma questo è un discorso, che richiederebbe una riflessione a parte...

Affermare, poi, che un gioco è ambientato solo quando ha una meccanica aderente alla realtà (quale?) è a mio modo di vedere un errore come ho già cercato di chiarire.

Un gioco è ben ambientato quando i suoi elementi sono coerenti con il tema prescelto, sia questo astratto o concettuale, fantastico, storico,  bellico, economico, politico, ecc. ecc.

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