Le carte nei giochi da tavolo (meccaniche con le carte)

Ho riportato pari pari quanto scritto nella Goblinpedia, e in effetti anche per me è come dici tu. Gli esempi a quella voce sono del tutto sballati secondo me, gli unici che mi risultano draft sono Citadels e 7 Wonders, TtR assolutamente no e nemmeno gli altri...

Già pare sia proprio così, personalmente la ritengo una distinzione utile, sebbene effettivamente un po' cavillosa.

Il termine "gestione mano" a me non suona così orrido. Secondo me i concetti chiave di questa meccanica sono "giocare sequenze e gruppi" e "utilizzi molteplici". Per cui al giocatore tocca la gestione di questi gruppi/sequenze oppure scegliere quale uso tra i molteplici. Dipende da come è strutturato il gioco e le sue carte, in Thurn und Taxis hai gruppi-sequenze, in Brugge hai scelte multiple (1 carta la puoi usare per fare 6 azioni diverse).

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Sembra proprio che le meccaniche con le carte non siano mica così facilmente ascrivibili...
Per dire il draft, a ben vedere, è un meccanismo per costruirsi una mano in maniera più strategica, riducendo l'alea che altrimenti avresti nel pescare le carte da un mazzo.
Il sistema delle scelte multiple è solo una maniera per uscire dal problema del card driven in senso stretto, dove hai una carta che fa solo una cosa per cui ti potresti ritrovare letteralmente carta straccia in mano.
Il beck building, come il draft, non è una caratteristica della carta, ma un sistema per costruirsi un mazzo.

Insomma secondo questo ragionamento mi verrebbe da ridurre le meccaniche con le carte in due grandi categorie: quelle che agiscono sulla fonte da cui arrivano le carte (mano o mazzo) e quelle che riguardano la struttura della singola carta quando la giochi (1 carta = 1 azione / 1 carta = x azioni / x carte = 1 azione).

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Altro pensiero riguardo l'uso delle carte nei giochi. Ci sono giochi che usano un mazzo di carte-evento e in determinate situazioni si gira la carta e succede qualcosa a tutti i giocatori. Non sono definiti giochi con meccanica di carte, ma per definirli tali basterebbe che queste carte passassero per la mano dei giocatori, i quali avrebbero quindi il controllo sugli eventi, nel senso che deciderebbero loro stessi quando far accadere l'evento.
Mi viene solo questo esempio poco noto, ovvero Municipium di Knizia perchè l'ho giocato venerdì, ma cade a fagiolo. C'è un mazzo di eventi comune, dal quale a inizio turno il giocatore attivo scopre la prima carta e ne applica gli effetti, che interessano tutto il tavolo. Poi ci sono tre carte personali "one shot" scoperte che un giocatore può attivare al posto di girare l'evento dal mazzo eventi, queste innescano più o meno gli stessi effetti delle carte comuni, ma in maniera più controllata e favorevole al solo giocatore che le attiva.

Edit: Orleans ha eventi a fine turno (che sono stampati su tessere non su carte; scegliere il supporto carta anziché tessera ha soprattutto funzione ergonomica: molto più scomodo tenere in mano tessere...)