korn ha scritto:Eppoi molto del divertimento è mettersi alla prova con un nuovo titolo... L'Agricola di mia mamma è arrivato oltre le 70 partite ed è indubbio che lo abbiamo sviscerato un bel po'. Cercare nuovi stimoli mi sembra umano!
Ma dai? Solo 70 partite?
korn ha scritto:senza la passione di chi attualmente si sta prodigando per provare e/o comprare le uscite dell'anno ci perderemmo tutti... quindi, grazie!
Beh…. come si fa a non ringraziare come regola generale?
In realtà il tema era un altro mi pareva….
E poi i titoli a Essen quest’anno sono circa 1.050 da quanto si legge nell’articolo della Tana che avevo segnalato.
Nell’ipotesi (surreale) che si volessero provare tutti, giocandone uno al giorno (cosa altrettanto surreale), occorrerebbero 3 anni solo per il 2017…
Chiaro che vanno scremati o selezionati.
E qui ci stanno tutti i problemi…. che attengono anche all’assorbimento di tempo ed energie che mi pare si comincino a registrare.
Anche a scapito di una adeguata valorizzazione di titoli già esistenti....
korn ha scritto:Spillo69 ha scritto:Anch'io avevo segnalato da qualche parte che aderisco volentieri alla filosofia che avevo definito dello "slow game".
Che per me significa dare al gioco (come al cibo) un giusto peso senza esagerare.
Penso che Petrini non sarebbe proprio d'accordo... Nello "slow" antitetico al "fast" food c'è la necessità di dare al cibo il suo spazio, il suo tempo, la sua importanza, che è intesa grande così tanto da comprendere le ricadute ambientali, sulla salute, il territorio, ecc...
Occorrerebbe chiederlo direttamente a Petrini non trovi?
Battuta a parte, a me pare che una certa similitudine esista.
Lo slow food valorizza il gusto per il cibo unito alla qualità degli ingredienti impiegati.
Gusto e qualità sono aspetti che possono benissimo tradursi nel settore ludico.
Ad esempio facendo riferimento ai tempi di apprendimento, di assimilazione e di riflessione su un titolo, e alla qualità delle sue meccaniche e dell’ambientazione ecc. ecc. (aspetti, questi ultimi, sui quali mi pare possa anche tu concordare).
Quindi per me la similitudine (chiaramente approssimativa) regge ed è abbastanza evocativa.
korn ha scritto:Spillo69 ha scritto:Forse nel futuro (non immediato) potranno al massimo interessarmi non più di uno due titoli.
Questa me la segno!
Beh… negli ultimi quattro anni credo che io e te ci siamo seduti allo stesso tavolo da gioco non più di 4 volte.
Non è una critica è una constatazione oggettiva.
Quindi capisco ci possa essere qualche sorpresa nella mia affermazione..
Comunque se ritieni segna pure in agenda
korn ha scritto:Spillo69 ha scritto:Quando ho iniziato ad appassionarmi a questo hobby avvertivo il senso della meraviglia nell'avvicinarmi a nuovi titoli e meccaniche. E il gusto e il piacere di giocare e condividere con altri era molto forte anche perché si trattava di un "mondo incantato" da scoprire.
Adesso questo senso di meraviglia e di gratificazione è un po' scemata.
Ma non è che sei tu magari ad essere cambiato?
Tutto cambia in certa misura caro Korn.
E’ cambiato il mondo dei giochi, dei giocatori, e anch’io….
Questo non significa che non avverta entusiasmo o passione quando gioco.
Ci mancherebbe.
Sarei altrimenti un masochista e dovrei dedicarmi ad altro.
Quindi condivido quanto ha scritto Iugal (anche se ha allargato il tema di discussione).
C’è passione, anche se con moderazione per quanto mi riguarda.
Adelante con judicio!